›› WARFARIN e ANICOAGULANTI CUMARINICI
›› Categoria: Farmaci cardiovascolari
›› Meccanismo d'azione
Gli anticoagulanti cumarinici sono stati scoperti casualmente da una specie di foraggio che causava emorragie nel bestiame. Dapprima vennero utilizzati come topicidi e successivamente come anticoagulante orale. Il derivato più importante è il Warfarin, il cui meccanismo d'azione consiste nell'inibizione della riduzione della vitamina K, cofattore della sintesi dei fattori della coagulazione, in particolare del passaggio da decarbossi-protrombina a protrombina. In questo passaggio, la vitamina K viene ridotta, e il Warfarin impedisce tale riduzione.
›› Caratteristiche e impieghi
Si utilizza in caso di trombosi venose come anticoagulante.
›› Farmacocinetica
Il Warfarin viene somministrato per via orale, lega molto le proteine
plasmatiche (come l'albumina) ed ha un lungo tempo di dimezzamento. Il suo
effetto compare dopo una decina di ore dall'assunzione e diviene massimo
dopo un paio di giorni. Warfarin è in grado di attraversare la barriera
placentare.
Viene metabolizzato nel fegato ad opera del CyP450 ed escreto per via
renale.
›› Interazioni
L'effetto del Warfarin viene potenziato da tutti gli altri anticoagulanti
e antiaggreganti, compresi i FANS come
l'aspirina, con cui non va mai associato. Inoltre viene potenziato anche in
casi di ipertiroidismo, in cui il catabolismo dei fattori della coagulazione
viene accelerata, o malattie epatiche in cui si ha ridotta sintesi di tali
fattori.
I barbiturici invece riducono il suo
assorbimento e ne facilitano il metabolismo.
›› Effetti collaterali e avvertenze
Gli effetti tossici principali sono le emorragie anche mortali in casi di
sovraddosaggio o coassunzione di altri anticoagulanti o antiaggreganti, come
i fans. Warfarin può dare reazioni di orticaria, inoltre è teratogeno sul
feto (mai assumerlo in gravidanza, causa malformazioni ossee nel bambino).
Warfarin è controindicato in casi di ipertensione, insufficienza epatica,
gravidanze, emorragie in atto o potenziali (come prima di interventi
chirurgici), stati di malassorbimento della vitamina K.