›› CLORAMFENICOLO
›› Categoria: Antibiotici
›› Meccanismo d'azione
Il Cloramfenicolo (CAF) inibisce fortemente la sintesi proteica nei
batteri Gram positivi e negativi legandosi alla subunità 50S dei ribosomi.
Resistenza al Cloramfenicolo può verificarsi per enzimi inattivanti (acetiltransferasi)
o impermeabilità del batterio al farmaco.
›› Caratteristiche e impieghi
Il Cloramfenicolo è utilizzato in infezioni locali (per esempio oculari), oppure in infezioni sistemiche solo se sono molto gravi, come infezioni da rickettsie (tifo, febbri alte) o meningiti da cocchi, in quanto è molto tossico.
›› Farmacocinetica
Viene somministrato per via orale (Cloramfenicolo palmitato) con assorbimento totale, o per via parenterale (Cloramfenicolo succinato). Ha ampia distribuzione, anche nel SNC. Viene metabolizzato nel fegato per glucuronoconiugazione o riduzione del nitro gruppo, e quindi escreto per via urinaria.
›› Interazioni
Inibisce il CyP450, allungando l'emivita di molti farmaci come warfarin, fenitoina, tolbutamide, clorpropramide. Può antagonizzare farmaci battericidi che agiscono sulla parete batterica (penicilline, aminoglicosidi).
›› Effetti collaterali e avvertenze
Può dare disturbi intestinali (nausea, diarrea) e mielotossicità (scarsa produzione di eritrociti). E' causa della cosiddetta sindrome del bambino grigio (i bambini piccoli non dispongono di sufficienti enzimi per la glucuronoconiugazione, quindi il CAF, specie a dosaggi più alti, si può accumulare, dando sintomi quali flaccidità, vomito, ipotermia, colorito grigio, fino allo shock e collasso).